La stampa digitale si riferisce ai metodi di stampa da un’immagine digitale direttamente su una varietà di supporti. Scopriamo di più su questa tecnica.
Alcune nozioni tecniche
A livello industriale questa tecnica permette di realizzare piccole produzioni. La stampa digitale infatti, ha un costo per pagina più elevato rispetto ai più tradizionali metodi di stampa offset. Ma questo prezzo è solitamente compensato dall’evitare il costo di tutte le fasi tecniche necessarie per la realizzazione delle lastre di stampa. Inoltre, consente di stampare su richiesta, di ridurre i tempi di consegna e persino di modificare l’immagine (dati variabili) utilizzata per ogni stampa. Queste caratteristiche fanno sì che questa tecnica stia raggiungendo il punto in cui può eguagliare o sostituire la tecnologia di stampa offset͛ in produzione. La stampa delle etichette oggi utilizza questa tecnica; grazie a prodotti innovativi come le etichette pcl3, la qualità delle etichette con stampa digitale è ottima anche per tirature limitate.
Breve storia di questa tecnica di stampa
La prima stampa digitale è stata realizzata su carta acquerello nel 1989, quando una stampante di pre-stampa, la Iris 3047, è stata modificata per la stampa a getto d’inchiostro di una riproduzione artistica. Nel 1993 viene lanciata la prima macchina da stampa digitale a colori al mondo, chiamata Indigo. Landa scoprì in seguito che l’inchiostro sviluppato per la fotocopiatrice, chiamato ElectroInk, poteva essere utilizzato anche nelle stampanti. Nel 2000 la Hewlett Packard Company ha investito nella Indigo e un anno dopo ha acquisito le azioni rimanenti. HP prevede che la stampa digitale continuerà a spostarsi dalla stampa commerciale all’editoria e al packaging, diventando più veloce e progettata per gestire più tipi di stampa in futuro.
Processi e metodi
La stampa digitale assembla ogni immagine a partire da una serie complessa di numeri e formule matematiche. Queste immagini vengono acquisite da una matrice di punti, chiamati pixel, e il processo è chiamato digitalizzazione. Le immagini digitalizzate vengono poi utilizzate per controllare la deposizione di inchiostro, toner o esposizione all’energia elettromagnetica. Questo tipo di stampa utilizza un sistema di gestione del colore per mantenere lo stesso aspetto delle immagini. Le immagini sono essenzialmente impeccabili, i problemi di allineamento e registrazione sono inesistenti e i colori sono vivaci. Le stampanti digitali possono anche utilizzare l’intera lunghezza di un articolo stampabile. La differenza principale tra questo metodo e i metodi tradizionali come la litografia è che non è necessario sostituire le lastre di stampa.
Tecnologia e futuro
L’industria della stampa ha sempre camminato di pari passo con i miglioramenti tecnologici. Nel tempo infatti sono stati prodotti inchiostri migliori, substrati specializzati e strumenti software aggiornati. Un migliore controllo della gamma di colori, dell’accuratezza e della risoluzione del posizionamento dell’inchiostro aprirà le porte a settori tradizionali ed emergenti come le nanotecnologie, il 3D, la biometria, la biomedicina, la sicurezza e la stampa luminosa. Le sfide normative di oggi, che richiedono soluzioni di stampa più ecologiche con bassi VOC, minori consumi energetici e meno rifiuti e materiali di consumo, porteranno domani a processi inaspettati e sorprendenti.
Sicuramente l’uso della stampa digitale abbraccerà in futuro sempre più settori.
Liberamente tratto e tradotto da https://screenprintdow.com/products/digital-printing/digital-printing-history/